giovedì 8 ottobre 2015 ore 17.30
Conversazione: “Muro di casse” di Vanni Santoni
(Editori Laterza, collana Solaris)
Un dialogo fra Vanni Santoni, Riccardo Bruscagli, Edoardo Rialti
“Perché sognare un quarto d’ora di celebrità se potevi prenderti dieci o venti ore al centro dell’universo? Vaffanculo a tutto e tutti, no? E la bellezza. Potevamo creare ovunque la bellezza: in ogni angolaccio, sotto a ogni cavalcavia, poteva sgorgare una fonte di meraviglia. Ogni periferia, ogni cittadina di provincia senza più guizzi poteva tornare a splendere e ribollire per una notte.”
“Muro di casse” di Vanni Santoni, che ha già raccontato le vie di Firenze, la Resistenza e persino un fantasy all’italiana, è un caso letterario: non solo per il soggetto – i rave parties che sono sbocciati nell’Europa degli ultimi vent’anni, dilaniata dai muri e affamata di nuovi eventi collettivi – o per lo stile – che unisce il saggio al romanzo, ma anche per lo straordinario successo che e le presentazioni in tutta Italia, come rispondendo a una sorgente di attesa.
A dialogarne con l’autore saranno Edoardo Rialti, critico letterario de “Il Foglio” e il prof. Riccardo Bruscagli, coordinatore degli eventi letterari di Spazio A. Una conversazione che vuole spaziare a tutto campo sulle grandi sfide della narrativa italiana contemporanea.
“Se, come diceva Martin Mull (e non Frank Zappa, al quale viene spesso attribuita la frase), “scrivere di musica è come ballare di architettura”, si capisce che scrivere di qualcosa che è musica, ma anche ballo, architettura (o più precisamente scenografia), controcultura, loisir, rito e addirittura tentativo di esplorazione del trascendente, risulta molto complesso.”
Quale luogo migliore per farlo dello Spazio A?